A pochi minuti di auto dall’antico borgo di Calci, perla nascosta di una Toscana minore, viene venduto questo spazioso casolare, inserito in un contesto suggestivo fatto di oliveti terrazzati e pinete. Si accede alla proprietà percorrendo una strada panoramica asfaltata, mentre l’ultimo tratto è caratterizzato da una sterrata in buone condizioni che attraversa antichi poderi. Il casolare, accatastato come D/10, sembra sospeso tra cielo e terra: dietro si apre la quinta del Monte Pisano, che lo protegge dai venti freddi del nord, con sentieri che permettono di scendere fino in paese a piedi, mentre affacciandosi dalle finestre principali, lo sguardo si perde sulla Valgraziosa fino al mare. Il casale è stato recuperato qualche anno fa, con l’intento di utilizzare la superficie disponibile di circa 400 mq, per attività ricettiva: ad oggi infatti ospita 4 grandi camere tutte con bagno privato e cucina di servizio al piano primo, mentre al piano terreno, i grandi spazi disponibili sono stati suddivisi tra grande cucina con vicina sala conviviale, camera con bagno, terza cucina e studio. Soffitti a travi e travicelli sono stati recuperati e mantenuti, così come i tipici pavimenti in cotto toscano. Dall’esterno si accede anche al forno, dove in passato si preparava il pane per tutta la settimana, mentre distaccato dal corpo principale è presente un annesso ad uso ripostiglio. Il giardino è ben vivibile, grazie ad un ampio terrazzamento panoramico e alla piscina di grandi dimensioni. La vendita include un’ampia area parcheggio e un’ oliveta posta su tre lati del casolare. Possibilità di acquistare ulteririore terreno.
Classe energetica F, 236,21 KW/mq annuo
La Zona:
Percorrendo la strada lungomonte in direzione di Calci ci addentriamo nella verde valle dello Zambra e velocemente si raggiunge la Certosa, uno dei più sontuosi edifici religiosi della Toscana. Fondata nel maggio del 1366 dall’ arcivescovo di Pisa Francesco Moricotti, per adempiere alle volontà testamentarie del mercante di origini armene Pietro di Mirante della Vergine, la Certosa sorse in un luogo detto “Valle buia”, appellativo in seguito mutato in “Valle gratiosa”, perché toccata dalla Grazia divina. L’ edificio si ampliò lentamente per merito delle elargizioni di ricche famiglie pisane immortalate, sul finire del Settecento, dal pittore pisano Pietro Giarrè e nelle finte nicchie dipinte dal pisano Luigi Pochini nel corridoio della Foresteria della Madonna, così chiamata per la presenza di un affresco raffigurante la Santa Vergine con Bambino. Considerata la reggia della clausura, la Certosa rappresenta uno dei più alti esempi di barocco in Toscana.