La storia del complesso è ricostruibile sulla base di fonti risalenti al 1561. Sull’impianto originario furono apportati ampliamenti e modifiche nel corso dei secoli successivi: il vano d’ingresso, l’androne e il salotto a volta lunettato del primo piano hanno aspetto seicentesco, le decorazioni del piano nobile sono sette-ottocentesche, mentre le facciate sono state rifigurate nel secolo scorso. La facciata retrostante posta a sud è caratterizzata dalla scala centrale a U in pietra serena con parapetto in ferro per accedere al salone. Dal portale al piano terreno, caratterizzato da un androne passante che mette in comunicazione diretta i due giardini, si accede al vano d’ingresso a doppio volume con soffitti alla volterrana, scala a due rampe in pietra serena; su questo si aprono due finestre interne con balconcini in pietra serena che permettono la vista dell’ingresso dai salottini laterali. Il piano nobile è articolato intorno al grande salone passante centrale, decorato nell’Ottocento a riquadri geometrici e arabeschi e coperto con soffitto a cassettoni; a ovest, con accesso alla terrazza pensile, sono situate due sale voltate alla volterrana, una completamente affrescata con quadrature che si aprono su vedute marine, l’altra decorata con stucchi e riquadri.
Alla villa è annesso un oratorio, dedicato a San Francesco d’Assisi, che l’autorevole studioso Giovanni Mariti suppone essere stato costruito su disegno di Michelangelo Buonarroti verso la fine del Cinquecento, avendo avuto a disposizione i disegni originali durante una visita alla villa avvenuta nel 1788; certo è che l’oratorio, a pianta rettangolare con abside semicircolare, esisteva già nel 1619.
L’ultimo intervento realizzato in ordine di tempo ha riguardato la sistemazione del parco circostante, ricco di specie di alto fusto; oggi la villa si raggiunge attraverso un viale alberato impiantato nel 1940 che ha sostituito lo scenografico accesso originale con doppia scala in laterizio con l’ingresso delle carrozze situato ancora oggi sul retro.
La dimora padronale è articolata in tre diversi corpi di fabbrica di cui quello centrale ad uso prevalentemente residenziale, della superficie lorda complessiva di mq 2.500, di cui 900 del piano terreno ad uso accessorio e/o rurale parimenti i due corpi laterali , che hanno una superficie lorda complessiva di circa mq. 1000. La dimora necessita di restauro degli spazi più formali oltre a interventi di recupero e ammodernamento generale. Copyright Pizzi Real Estate di Aldo Pizzi
Classe energetica G, 349,80 kW/mq annuo.