Questo bel rustico in vendita tra Lucca e Pisa, in posizione dolcemente collinare, è il risultato del recupero di un tipico fabbricato contadino indipendente, appartenuto in passato ad una famiglia che ricavava il sostentamento da quanto produceva la natura: l’oliveta, la vigna e il bosco.
E’ questa l’origine della forma ad L che ricorda la divisione tra spazi abitativi e dedicati al lavoro, tanto rara per questa tipologia immobiliare ma gradevole nel movimento che riceve l’immobile.
La superficie di 225 mq è disposta su due livelli, con ampio ingresso posto al piano terra, salone con camino, molto luminoso grazie a due finestre ed apertura verso l’esterno, cucina abitabile, sala da pranzo, bagno, ripostiglio e disimpegno e camera da letto. Salendo la doppia rampa di scale arriviamo al piano primo, con esposizione ad est delle sue aperture superiori che rendono ogni ambiente particolarmente luminoso e godibile. Davanti alle scale un corridoio disimpegna a destra una camera, un bagno, una seconda camera sul lato sinistro, mentre poco più oltre troviamo la camera matrimoniale dotata di due finestre e bagno esclusivo, oltre a cabina armadi e terrazzo scoperto. Il giardino di 1500 mq è completamente terrazzato e si accede alla proprietà con breve sterrata ripida, mentre un borgo con negozi e servizi è posto nelle immediate vicinanze.
Classe energetica G, 213,334 kW/mq annuo
L’area:
I colli che circondano la città di Lucca sono di una bellezza straordinaria non solo per i borghi che le popolano qua e là, ma per il fatto che tutto il territorio è disseminato di ruderi di castelli e torri che raccontano la sua storia, spesso fatta di contese territoriali e battaglie cruente. A volte è difficile raggiungere i siti dove si conservano le fortificazioni, ma resta il fatto che la suggestione che genera anche il solo avvicinarsi ai luoghi per una breve escursione fa sempre tornare chi per una volta li attraversa. Incastonato tra le pianure di Pisa e Lucca, il “Passo di Dante” è uno dei luoghi più conosciuti del Monte Pisano, citato dal poeta nel XXXIII° canto dell’Inferno a proposito della infinite contese tra Pisa e Lucca, con panorami mozzafiato verso la pianura ed il mare posto a sud-ovest e verso le Alpi Apuane e l’Appennino posto a nord-est.