Nel suo libro “Delle case de’contadini” Ferdinando Morozzi, socio ordinario dell’Accademia dei Georgofili e autore di varie relazioni sui problemi dell’agricoltura toscana, indica tutti gli aspetti per realizzare la casa colonica toscana della quale questo tipico rustico è un esempio.
E’sufficiente ricordare alcuni passaggi dell’opera dedicata alla più bella abitazione mai concepita dall’uomo “ … sorge quasi sempre isolata sul rispettivo podere, spesso in parte centrale di questo … due tipi di case sono frequenti: uno con scala esterna che dall’aia conduce ad un loggiato, parimenti esterno; e su questo si apre la porta della cucina, stanza importantissima perché vi si raccoglie l’intera famiglia, pel desinare in ogni stagione … nei giorni di cattivo tempo e per la veglia nelle lunghe serate invernali … l’altra con scala interna, per lo più con cucina a pian terreno. Il primo tipo predomina nelle costruzioni più antiche, se poste in collina; il secondo nelle recenti, in particolar modo se trovasi in piano.”
Interpretando le normative vigenti, le potenzialità dei 320 mq disposti su due livelli consentono sia la realizzazione di una residenza esclusiva in uno dei contesti più rappresentativi dell’intera Valdera, sia la realizzazione di un piano di miglioramento agricolo, ad esempio desiderando svolgere un’attività agrituristica che produca accoglienza e ristoro di successo. Completa la proprietà un rudere di 100 mq, posto nel punto più panoramico sul fondo agricolo di 23 ha, dolcemente collinare e posizionato in sicurezza rispetto al fiume Era, che scorre più in basso.
Sono presenti varie colture: canneto ha 00.02.10, bosco ha 00.05.20, frutteto ha 00.28.00, uliveto ha 01.30.30, vigneto ha 2.08.35 ha e seminativo per ben ha 19.40.15, tra i più fertili di questa regione agraria ad alta qualità posta in provincia di Pisa. classe energetica G, 342,60 kWh/mq annuo
Genuinità di sapori in una cucina eccellente, condizione climatica fortunata e paesaggi naturali incontaminati si fondono in Valdera, un esempio chiarissimo di come la mano dell’uomo possa unirsi alla Natura con equilibrio, sposando nel corso del tempo attività umane e paesaggio.
Il risultato di questa unione non è all’insegna della spettacolarità: sono piuttosto la semplicità, la dolcezza e l’armonia che caratterizzano questo territorio nel cuore della Toscana, che assimila ogni aspetto positivo della sua regione di appartenenza. I sei comuni costituiscono la Valdera (Capannoli, Chianni, Lajatico, Palaia, Peccioli, Terricciola) contribuiscono all’enorme capitale culturale e umano della Toscana, universalmente considerato un luogo di ascolto del racconto della natura, dove è possibile vivere in sintonia e rispetto con gesti ed affetti delle generazioni passate.