Un attento intervento di recupero edilizio ha riportato agli antichi splendori questa fattoria con mulino, circondata da un terreno di 2 ettari completamente pianeggiante e immersa in un’invidiabile privacy, fra gli antichi borghi di Lorenzana e Lari. Il casale, dalla originale pianta sormontata da piccionaia, ha origini antiche, come ci ricorda la targa presente proprio sulla torre e che riporta il nome di colui che edificò la struttura: Gherardo della famiglia Upezzinghi, signori di Lari nel XIII secolo.
Il casale è così suddiviso:
al piano terreno presenta una prima unità composta da ampio salone open space con camino e cucina, cantinetta per la conservazione dei vini, due bagni e tre camere, locale caldaia e forno con accesso dall’esterno. Al piano primo vi è una seconda unità abitativa raggiungibile sia da una scala interna che da una scala esterna posta sul lato destro del fabbricato e presenta cucina con antico focarile, tinello, due camere e bagno, mentre nella ex piccionaia è stata ricavata una bellissima terza camera, o studio, con vista sulle colline e antico camino. Poco distante dal fabbricato maggiore vi è l‘ex mulino, ora piccola dependance monolocale con bagno e angolo cottura/camera. I due immobili, rispettivamente di 400 mq e 50 mq, sono circondati da 2 ettari di giardino pianeggiante in parte piantumato ad olivi, con spazio utile anche per piscina interrata e grande area parcheggio. La dimora in vendita è ideale sia per chi desidera uno stile di vita a contatto con la natura e con la pace di questi luoghi ancora incontaminati, sia per chi sogna di avviare un’attività ricettiva. Classe energetica G, 212,45
Ogni via del pane del territorio pisano attraversa strade panoramiche tra sfumature del verde dei cipressi, il grigio degli olivi e il porpora dei vigneti, dove trionfa il colore del grano maturo dei mesi d’estate, per irradiare un piacere sensoriale unico che aumenta pace e qualità della vita.
Fin dal ‘700 le ciliegie di Lari sono note in tutta la Toscana per una produzione di ciliegie che, ogni anno si rinnova in occasione della tradizionale Sagra che si svolge l’ultima domenica di Maggio. Sono una rarità, con una varietà cromatica incredibile: rosso fuoco, tendente all’arancione, al violaceo o punteggiate di bianco. Piccole e ovali oppure grandi e tonde, rappresentano un’infinità di specie ed esemplari differenti, che coabitano a pochi passi l’una dall’altra o addirittura, incredibile a dirsi, sui rami dello stesso albero. La raccolta avviene a mano e solo l’amore per la terra le ha salvate dal rischio di estinsione.
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